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sergio velluto

Dopo diverse esperienze lavorative in grandi aziende italiane, dal 1998 mi occupo esclusivamente di Web e comunicazione. Ho lavorato in due Internet Provider, accumulando esperienze e sperimentazioni nel periodo pionieristico del Web italiano, poi, nel 2005, ho fondato la Web & Com, un'agenzia digitale che ha ottenuto il riconoscimento "Welcome" da parte dell'Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite per aver contribuito all'inserimento lavorativo di Rifugiati e richiedenti Asilo.
welcome working for refugees integration

Accanto all'attività lavorativa mi sono sempre dedicato a progetti "no-profit".

Ho collaborato per circa dieci anni alla rubrica televisiva di Rai 2 Protestantesimo con il ruolo di "navigatore internet" e per 6 anni ho ricoperto l'incarico di Presidente del Concistoro della Chiesa valdese di Torino, ruolo che sono tornato a ricoprire dal settembre 2022.
Visita di Papa Francesco al Tempio valdese di Torino

In occasione del Giubileo del 2000 ho portato sul web la rivista di satira teologica "Il Peccato".
Un foglio satirico nato sull'onda di entusiastiche e giovanili letture del "Male" con l'obiettivo di introdurre la satira nell'ambito delle chiese protestanti(male/peccato).
sciita? no clarissa

Nel 2003 ho scritto per la collana "Guide Xenofobe" dell'editore Sonda la prima edizione del libro "Valdesi, guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù".

Dal 2004 ho firmato, come creativo, la campagna di comunicazione "otto per mille" della Chiesa Valdese.

Nel 2007 con Luisella Tamietto e Cristiana Voglino ho scritto, e rappresentato la piece teatrale "Non c'è più religione – donne sull'orlo di una crisi mistica", uno spettacolo in cui due donne appartenenti ai credi religiosi più disparati compiono un viaggio umoristico attraverso le vie della fede.

Nello stesso anno è uscita la seconda edizione delle guide xenofobe sui valdesi, sempre per le edizioni Sonda, "Valdesi d'Italia", l'unico testo umoristico sulla minoranza religiosa italiana pubblicato in oltre otto secoli di storia dei Valdesi.

Nel 2009 con l'editore De Girolamo ho pubblicato il saggio "Perchè non possiamo fare a meno di ridere ...e meno che mai della religione", una raccolta di mie riflessioni sui contributi di vari autori (cinematografici, letterari e teologici) sul tema dell'umorismo e della religione.

Nel 2011 ho scritto per la collana di narrativa "le calamite" della casa editrice Claudiana "Il pretesto", il primo atto di una vicenda ispirata alla vera e affascinante storia dei codici medievali valdesi.

Nel 2013 è uscito il giallo ambientato a Torino e a Roma "Vecchi omicidi".

Nel 2015 ho pubblicato "Delitto a Ostriconi" il secondo volume della collana Vecchi omicidi ed è uscita la terza edizione completamente rivista e aggiornata alla visita di Papa Francesco al Tempio di Torino, di Valdesi, ed. Sonda

Nel 2016 è uscito il secondo atto della saga sui codici medievali valdesi: "Il segno, la scomparsa di Gloria"

Nel 2018 ho pubblicato un racconto definito "romanzo da camera": Linea di galleggiamento.

Nel 2024 è in pubblicazione il terzo volume della saga dei Manoscritti medievali valdesi che esce in occasione degli 850 anni dalla nascita del movimento valdese.
il pretesto - le incredibili vicende dei manoscritti medievali valdesi

[1] La Chiesa Evangelica Valdese, Unione delle chiese valdesi e metodiste è una chiesa riformata che appartiene alla famiglia delle chiese protestanti storiche. Azzardando una classificazione può essere definita calvinista presbiteriana. Gli appartenenti alla suddetta chiesa sono circa 50.000 in tutto il mondo, di cui oltre due terzi sono concentrati in tre vallate alpine in provincia di Torino. L'importanza storica di questa chiesa è molteplice. Innanzitutto deriva direttamente da un movimento pauperistico ereticale del 1200, quindi, sopravvissuta per oltre due secoli all'inquisizione e alle crociate della chiesa di Roma, aderì al movimento più generale di riforma della chiesa del XVI° secolo. Nel 1848 i valdesi ricevettero le libertà civili dal Regno Sabaudo e poterono finalmente uscire dal ghetto alpino in cui erano stati confinati per oltre 150 anni. Iniziò così una piccola ma intensa attività di proselitismo che portò alla nascita di alcune comunità nel resto d'Italia. Ecco spiegato perchè l'autore di questo libro, sebbene meridionale, ebbe a nascere in una famiglia convertita al valdismo dalla fine del 1800.